L'attività si svolge all'interno dell'area dove vive il nostro branco e permette l'osservazione da vicino di tutti gli aspetti fisici, comportamentali e sociali di questo splendido animale.
E' una vera e propria immersione di conoscenza, in cui si vivono grandi emozioni e ci si rispecchia nelle relazioni con se stessi e con gli altri.
Si spiegherà come e perchè il cavallo riesce a percepire le nostre emozioni, perchè si gira se andiamo diretti ad accarezzarlo sulla fronte, come la direzione da cui lo avviciniamo e ed il nostro linguaggio corporeo abbiano un significato per lui ed un impatto emotivo straordinario.
Le caratteristiche fisiche del cavallo, i suoi occhi, le sue orecchie, vedono un mondo diverso dal nostro....per lui un ombra a terra potrebbe essere un burrone, un oggetto per noi cosi facile da riconoscere potrebbe essere un leone, un rumore lontano che noi neanche percepiamo potrebbe essere un buon motivo per fuggire.
E' il primo messaggio per comprendere come il nostro modo di percepire gli stimoli e le informazioni non è sempre lo stesso del nostro interlocutore, che per comunicare bisogna aprirsi all'ascolto e a formulare la nostra comunicazione sulla base di come questa possa essere recepita dall'altro.
Osservare la struttura armonica e silenziosa del branco, ci fa comprendere quanto le emozioni e gli stati d'animo influiscano sul comportamento del gruppo, quanto l'autorevolezza e la sicurezza di sè siano importanti per far si che gli altri si affidino a noi e si sentano protetti e guidati.
Nel branco e nel rispetto della sua natura di animale libero, il cavallo viene vissuto nella sua tranquillità, delicatezza. La struttura sociale del branco è sempre organizzata per garantire la pace e l'armonia.
Si spiegheranno gli effetti della vita di un cavallo tenuto isolato e costretto a vivere in spazi ristretti, degli effetti dell'uso del morso, di ferri e speroni, di come l’incontro con l’uomo basato sulla coercizione o la sottomissione, possa portare in lui enormi cambiamenti e scatenare paura o aggressività.
Il capo branco non è mai il più forte o il più prepotente, non si impone con la forza, ma al contrario si occupa degli altri e riesce sempre ad interrompere qualunque conflitto.
Durante la visita è possibile che i cavalli si avvicinino incuriositi al gruppo e che si riesca anche a toccarli ed accarezzarli.
La seconda parte dell'attività si svolge in campo, con un cavallo libero di relazionarsi e comunicare con noi, chi lo desidera può avvicinarsi per toccarlo, accarezzarlo, spazzolarlo.
L'attività non prevede il montare a cavallo, e per questo è adatta per qualunque situazione di gruppo che possa essere vissuta allo stesso modo da tutti i partecipanti, anche chi dovesse avere paure o chi non fosse semplicemente interessato a cimentarsi in prestazioni fisiche o tecnica equestre.
L'esperienza è formativa e viene sempre condivisa nel gruppo con grande entusiasmo, da grandi spunti di riflessione sulla fiducia in se, il rapporto con gli altri e sulla propria posizione in un gruppo sociale.